Il Consolato Generale d'Italia a New York è separato dall'Istituto Italiano di cultura solo da un terrazzo, che collega i due palazzetti su Park Avenue. Se aggiungiamo che l'edificio dell'Istituto del Commercio con l'Estero (ICE) è vicinissimo, solo a due isolati ad angolo con Madison Avenue, riusciamo a far immaginare a chi legge la dinamica di una giornata di lunga festa organizzata il 2 giugno dalle istutizioni del Sistema Italia.
Quest'anno tutto è cominciato la mattina presso l'ICE con un evento intitolato “An Authentic Italian Food and Wine Experience” dedicato alla degustazione dei migliori prodotti italiani di diverse aziende italiane. Padrone di casa impeccabile il Trade Commissioner & Executive Director for the USA, Maurizio Forte, che ha colto anche questa volta l'occasione per porre l'accento sulla qualità insuperabile del nostro agro-alimentare e della richezza del territorio italiano.
Chi era presente, tra un assaggio ed un altro, ha avuto la dimostrazione della qualità del lavoro che portano avanti le aziende italianie negli Stati Uniti per promuovere e distribuire i prodotti di milgior qualità. Questo nonostante le difficoltà dovute anche ad una legislazione americana che annuncia manovre protezionistiche.
Anche la lingua di Dante ha avuto la sua parte. Si è parlato infatti anche della Montclair State University in NJ ed del corso di italiano per gli studenti delle scuole superiori che fornisce crediti universitari. In aggiunta, ci ha detto la professoressa Teresa Fiore, ha un grande valore anche la sinergia che si crea tra aziende italiane e università statunitensi per rendere possibili tirocinii che avvicinino i giovani americani all'Italia.
Questo 71esimo compleanno della Repubblica Italiana ha visto il tricolore rappresentato non solo dalla consueta bandiera sopra l'antico portone del Consolato, ma anche da tre imponenti auto Lamborghini - una verde, una bianca, una rossa - transennate e poste su dei tappeti davanti all'ingresso.
Diversi e tutti significativi sono stati gli appuntamenti nel corso della giornata. La festa è cominciata anche con la consegna da parte delle onoreficenze del Presidente della Repubblica a cittadini italiani e americani che si sono distinti. Questi i nomi quest'anno: Giulio Picolli, Ferminio Berardo, Olga Imbarrato, Ralph Contini,Bartolo Valastro, Giuseppina Azzolini, Andrea Bayer, Vivien Greene, Antonio Bernardo, Jason De Sena Trennert, Maria Teresa Cometto, Raffaele La Gamba, Paola Antonelli, Jhumpa Lahiri, Frank Bisignano
Si entra in un Consolato vestito a festa ed impreziosito da tanta arte italiana. All'ingresso, ben illuminata, colpisce subito una riproduzione di una statua di Al-lāt del famoso scultore greco Phdias del 50 B.C. Questo grazie grazie all'Institute of Digital Archeology, poi anche alcuni pezzi d’arte recuperati dai Carabinieri e dalle autorità locali. Non mancava naturalmente l'arte contemporanea con opere di Beatrice Pediconi, Giorgia Lupi, Paolo Trollo e Luca Pignatelli.
Il Console Generale Francesco Genuardi ha poi scelto proprio il 2 giugno per inauguare con il classico taglio del nastro tricolore, la sala di attesa ed i suo nuovo arredamento. “E' il modo in cui vogliamo far aspettare – e speriamo il meno possibile – chi viene in Consolato. Si troverà così circondato dal miglior arredamento contemporaneo italiano, grazie ad aziende di punta che lo hanno voluto offrire.”
Ma il Console Generale, insieme ai diplomatici che collaborarono con lui, Isabella Periotto, Chiara Saulle, e Roberto Frangione, era particolarmente orgoglioso anche di un altro fatto: la presenza dell'Ambasciatore a Washigton Armando Varricchio.
E, in un certo senso, è stato lui il vero ospite d'onore della giornata. Questo nonostante la presenza di diverse personalità dell'arte, del cinema, della cultura. Sarà forse perchè, da diversi anni, non capitava che il diplomatico italiano, con il ruolo più importante negli Stati Uniti, venisse alla Festa della Repubblica a New York. Grande attesa quindi in un Consolato gremito e nonostante il ritardo sui tempi previsti.
Tra le autorità italiane istituzionali a festeggiare c'erano, oltre al Direttore Giorgio Van Straten, che ha fatto gli onori di casa all''Istituto di Cultura, anche i dipolomatici italiani delle Nazioni Unite: l’ambasciatore Sebastiano Cardi e il suo vice Inigo Lambertini, il senatore Renato Turano, eletto come rappresentante degli italiani all'estero, Silvana Mangione, il Vice Segretario Generale della Commissione Continentale per i Paesi Anglofoni ExtraEuropei.
Due i rappresentanti per le autorità americane. Per il Governatore di New York Andrew Cuomo era presente Maria T Vullo, (Superintendent of the New York State Department of Financial Services). Per il sindaco di New York, Bill Di Blasio, ha assisto ai festeggiamenti il Commissioner Victor Calise (Office for People with Disabilities).
Tra i tantissimi ospiti, molti notabili della comunità italiana, rappresentanti della più importanti associazioni, personalità del mondo dell'arte, anche i registi e gli attori di Open Roads: New Italian Cinema, la rassegna del nuovo cinema italiano al Lincoln Center di New York.
Le due attrici Angela e Marianna Fontana ,che hanno interpretato le gemelle siamesi nel film "Indivisibili"di Edoardo De Angelisi, hanno anche cantato per il pubblico presente, l'inno nazionale insieme agli studenti della Scuola d'Italia.
Dall' ICE, al Consolato, e infinie all”Istituto che ospita, in questi giorni, anche un'importante mostra intitolata: “European Art at the Time of the Treaties of Rome – Informel, Abstraction, Zero, around 1957”.
Ed è in questa cornice che il jazz italiano è stato il protagonista con l'orchestra Nicola Corso. Le sue note hanno fatto ricordare quanto l'Italia sia importante musicalmente, anche quando si tratta di Jazz. Nella storia del Jazz italo-americano ci sono infatti nomi indimenticabili ed il presente regala sempre di più musicisti italiani di conclamato valore.
La serata è andata avanti fino a tardi, allietata anche dal rinfesco organizzato dello storico ristorante italiano "Il Gattopardo" di Gianfranco Sorrentino. Tra un risotto ai frutti di mare, un babaà ed un bicchiere di prosecco, la New York italiana ha onorato la sua festa istituzionale più importante..
Un altro momento di grande valenza simbolica è stato quello della consegna di due importanti onoreficenze al termine della giornata. A Jumpha Lahiri, autrice americana, premio Pulitzer, di origini bengalesi che scrive anche in lingua italiana e a Frank Bisignano di origine calabrese, amministratore delegato e persidente di First Data.
Entrambi, non italiani, ma con un sentimento speciale che li lega al nostro Paese e che stanno dando un apporto significativo all'italianità nel mondo. Negli occhi e nelle parole di Jumpha Lahiri l'emozione e l'orgoglio di far parte di una comunità italiana che l'ha abbracciata partendo dalla scoperta della nostra lingua. Nelle parole di Frank Bisignano tanto orgoglio legato alle sue origini e alla forza di quello che è riusciuto a realizzare, grazie al suo lavoro nel mondo della tecnologia. Questo nonostante venisse da una famiglia con dodici fratelli in condizioni del tutto precarie. Un'altra storia italo-americana speciale di grande valore simbolico.
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