“C’è molto da fare anche nel nostro paese”. Così il Ministro Elsa Fornero ha commentato sul tema del rafforzamento della posizione sociale delle donne al termine di una conferenza stampa tenutasi oggi alle Nazioni Unite. “Sul tema della conciliazione io mi impegnerò”, Fornero ha detto al microfono di i-Italy.
L’incontro del Ministro Fornero con i giornalisti nell’Auditorium della Biblioteca Dag Hammarskjöld, nel quartier generale dell’ONU, è stato l’occasione per presentare l’iniziativa “Raise Your Voice To End Female Genital Mutilation”, un concerto sponsorizzato dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle mutilazioni genitali femminili.
A salire sul palco dell’Assemblea Generale questa sera, per cantare anziché per parlare, sarà la cantante africana Angelique Kidjo, ambasciatrice di buona volontà UNICEF e attivista per i diritti delle donne, presente anche lei alla conferenza stampa.
“Preferisco le azioni alle parole, e questo concerto non sarà solo finalizzato a ballare e divertirsi ma servirà a richiamare l’attenzione su questo grave problema, e dopo che avremo fatto ciò occorrerà metterci tutti intorno a un tavolo per risolverlo”, ha dichiarato la cantante, riferendosi all’approvazione di una risoluzione da parte dell’Assemblea Generale per la condanna delle mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani, per giungere alla quale l’Italia si è sempre battuta, e che il Ministro Fornero ha auspicato di vedere siglata entro il 2012. A pochi giorni dall’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Fornero si dice arricchita a livello personale dall’aver partecipato all’incontro annuale della Commissione sullo Status delle Donne delle Nazioni Unite, che ha definito un’esperienza positiva per “La facilità di dialogo con persone che provengono da parti del mondo diverse”, con le quali “ci si intende senza barriere e senza fratture formali”.
Gli sforzi del governo italiano per la difesa dei diritti umani sono costanti nonostante le misure di austerità che l’Italia sta attuando per favorire il risanamento dei conti pubblici riducano le risorse disponibili allo scopo, il Ministro ha spiegato ai giornalisti.
Fornero ha affermato che il governo Monti condivide l’obiettivo di lungo periodo di combattere il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili dal punto di vista culturale ed educativo: “Non si risolve un problema del genere con uno schiocco di dita, ci vuole del tempo. Si può proibire qualcosa per legge, ma non si otterranno risultati se non si raggiungono le persone con messaggi convincenti”.
Il sostegno dei governi occidentali a questa causa, e a tutte le altre cause per l’eradicazione dei gravi problemi sociali che affliggono l’Africa, non deve però tradursi in imposizioni e prevaricazioni.
Da donna africana, Kidjo si è detta convinta che “Solo e soltanto noi africani conosciamo le soluzioni per questi problemi. Nel ventunesimo secolo è ora di dimostrare coraggio, leadership e cervello per affrontarli con l’aiuto di tutti i governi, ma secondo la nostra agenda”.
Fornero ha dichiarato che l’Italia sostiene la presa di coscienza africana ed è vicina all’Africa, “senza sostituirsi ad essa, ma con il compito di supportarli: è loro dovere essere in prima linea”.
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