Addiopizzo diventa tour operator contro la mafia
Il nome rivela subito una filosofia: si chiama «Addiopizzo Travel», ed è un'associazione satellite promossa dai giovani di «Addiopizzo» che a Palermo hanno avviato la ribellione dei commercianti contro il racket delle estorsioni. Adesso, dopo il famoso adesivo che ha tappezzato la città e che diceva «Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità», la nuova iniziativa destinata a far diventare anche «economicamente conveniente» il no alla mafia e ai clan degli estortori.
«Addiopizzo Travel», che opererà come un tour operator, curerà la diffusione di un prodotto turistico con l'obiettivo di coniugare il patrimonio turistico della Sicilia con l'economia legale e «pulita». La presentazione ufficiale dell’iniziativa si terrà giovedì a Palermo.
«I turisti», spiegano i ragazzi di «Addiopizzo Travel», «avranno la possibilità di soggiornare e consumare pasti presso strutture ricettive e ristoranti che non pagano il pizzo, potranno utilizzare i servizi delle aziende della lista Pizzo-free, e avranno la possibilità di visitare le aziende sorte su terreni confiscati ala mafia».
L’iniziativa di «Addiopizzo Travel» vuole quindi essere riconoscibile anche «agli occhi del turista l'impegno di una società dedita alla legalità e cercherà di concorrere alla ridefinizione dell'immagine della Sicilia. Un'immagine nuova di una terra che cerca quotidianamente di allontanarsi dai classici clichè che accostano Mafia e Sicilia, per poter presentare una realtà che vive nella legalità».
Diversi i pacchetti di viaggio pensati da «Addiopizzo Travel»: una riguarderà le scuole. Gli studenti siciliani ed italiani, e perché no anche stranieri, potranno scegliere un nuovo modo di viaggiare che veda l’educazione alla legalità strettamente connessa alla cultura, all'arte, alla natura di Palermo e dei suoi dintorni.
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