La narrativa contemporanea italiana sbarca a New York e viene tradotta

ALICE BONVICINI (November 16, 2010)
La Nona Edizione del Premio Zerilli-Marimò/ City of Rome assegnato quest'anno ad Helena Janeczek autrice di "Le Rondini di Monteccasino"

A New York si è appena concluso Il Premio Zerilli-Marimò/ City of Rome, un premio letterario importante che promuove la narrativa Italiana negli Stati Uniti. Organizzato dal Department of Italian Studies della New York University, dalla Casa Italiana Zerilli Marimò della NYU, dalla Casa delle Letterature del Comune di Roma e dall’Istituto Italiano di Cultura di New York, il Premio è giunto alla sua nona edizione.

Ed è un'edizione molto ricca, ci spiega Maria Ida Gaeta, Direttrice della Casa delle Letterature, che sottolinea come quest'anno la giuria abbia scelto autori rappresentativi di tre tendenze forti della narrativa contemporanea Italiana: il romanzo epico, il romanzo classico, ed un lavoro d'avangurdia.

Le Rondini di Montecassino di Helena Janeczek, vincitrice del Premio, è un romanzo epico “che si misura con il tema del rapporto tra storia e scrittura letteraria.” Il valore dei giorni, di Sebastiano Nata, “è un romanzo di narrativa classica di un autore un po’ nascosto ma che ha un bel percorso ed ha una solida base di lettori.” L' esordio della narrativa Italiana, Lo spagnolo senza sforzo, di Gabriele Pedullà è una raccolta di racconti “importante dal punto di vista della ricerca stilistica e del lavoro sulla lingua” ci spiega Maria Ida Gaeta.

La giuria, interamente straniera ed extraeuropea, è composta da “studiosi di lingua, della letteratura Italiana, che lavorano, insegnano e fanno ricerca nelle migliori città americane”, aggiunge Maria Ida Gaeta. Questi lettori eccellenti sono al contempo uno dei punti di forza del Premio, che si propone, e sopratutto ci riesce, ad attirare l’attenzione delle case editrici americane. In un paese dove i grandi editori sono a corto di “readers” in lingua italiana, il Premio permette ai talenti letterari nostrani di arrivare agli editori statunitensi. E dopo un'estate passata a leggere libri, la giuria ha deciso che il premio di 3000$ ed il contributo di 10000$ per la traduzione e la pubblicazione negli Stati Uniti andassero ad Helena Janeczek che ci confessa, “quando ho ricevuto la chiamata che mi annunciava d'essere tra i tre finalisti ero in cucina che preparavo la cena, mi sono sentita come in un film Hollywoodiano”.

Ne Le Rondini di Montecassino Janeczek, che nel 1997 aveva conquistato la critica con Lezioni di tenebra, usa le battaglie ed il bombardamento dell'abbazia, episodio chiave della II Guerra Mondiale, come palcoscenico per un affascinante mosaico di storie e destini. Un generale Texano, un neozelandese maori, un italo-polacco, un indiano, un ebreo, due ex deportati nei Gulag, sono questi i personaggi del romanzo epico vincitore del premio. “E’ un tentativo di guardare all'Italia, forse alla storia Europea passata e presente, con uno sguardo che viene anche da fuori; ribaltando la prospettiva”.

Helena Janeczek, figlia di ebrei polacchi, cresciuta a Monaco, e da trent'anni in Italia, ha scelto di scrivere nella nostra lingua ed in risposta alla mia domanda su quanto sia difficile mi dice che forse è anche più facile. “Quello che preesiste è il bisogno di scrivere ed il bisogno di raccontare e questo prescinde da una lingua o da un’altra”. Un concetto che negli Stati Uniti è in effetti molto comprensibile, continua Janeczek, “qui tantissimi autori vengono da realtà plurilingue”.

Quando le domandiamo qual'è l'importanza d'aver vinto questo premio, Janeczek riconosce come sia una rara opportunità per portare il mondo letterario italiano al “centro del mondo”. Ed aggiunge “la letteratura si è sempre nutrita dello scambio e per quanto New York simbolicamente sia il centro del mondo anche NY rischia di essere provincia se si chiude e non si arricchisce”.

Gli altri due finalisti del Premio Zerilli-Marimò/ City of Rome sono Sebastiano Nata con Il valore dei giorni, e Gabriele Pedullà con Lo spagnolo senza sforzo. Sebastiano Nata è uno scrittore che cerca di coniugare lo sguardo sulla società- e anche sui meccanismi economici che la muovono- con le narrative personali.

E ne Il valore dei giorni sottolinea “quali siano i costi in termini umani di concentrare tutto sul successo personale, quali siano i costi sociali di una società che vede nella massimizzazione del profitto il suo obiettivo principale.” E' la storia di due fratelli che rappresentano due modi di vivere molti diversi: uno manager di successo, con una moglie giovane giornalista, un uomo vincitore, e l'altro ad un primo sguardo uno sconfitto, uno che non è riuscito ad avere successo nel mondo del lavoro, che ha divorziato ed ha perso un figlio. Dopo una serie di eventi le parti si invertono e quello che sembrava un perdente riesce ad impartire la lezioni che esistono altri valori che non solo quelli economici e del potere.

Lo Spagnolo Senza Sforzo invece è il titolo del quinto dei cinque racconti della raccolta di Gabriele Pedullà. Cinque storie diverse tra loro raccordate dall'attenzione “al problema del linguaggio come fonte di equivoci e di fraintendimenti, ma anche come straordinarie opportunità” ci dice Pedullà. ”Proprio dove c’è il fraintendimento non ci capiamo e questo rende possibile incontrarsi su un piano completamente diverso.” Poi confessa, “gran parte della scrittura contemporanea americana tende ad essere fondamentalmente visiva invece la tradizione di scrittura alla quale credo di appartenere è una tradizione attenta alle associazioni foniche”.

Ed il Premio Zerilli-Marimò/ City of Rome serve anche a questo, portare il nuovo da questo lato dell'Atlantico. “C'è molta cultura italiana in America ma poca attenzione a quella contemporanea”, dice Pedullà, ma la Casa Italiana Zerilli Marimò e la Casa delle Letterature hanno creato un'opportunità speciale per catalizzare attenzione sul talento degli scrittori Italiani contemporanei. 

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