Articles by: Marta Donatone

  • Life & People

    Legally Bank-Rupt

    Founded in 1887, IACC (Italy America Chamber of Commerce) is the first bilateral chamber of commerce created in the United States. In the beginning its purpose was to safeguard the economic interests of the first Italian immigrants by promoting the import of products from their homeland. Nowadays it figures as one of the most active and prestigious foreign economic institutions in the U.S., focusing on the enhancement of the economic and commercial relationship
    between the two countries.

    Frank Desiderio, IACC Committee Chairman introduced the speakers and Prof. Giuseppe Ammendola, IACC Economic Advisor, moderated the presentations and the panel discussion.
     
     “We are experiencing a major credit crisis and we are in a deep recession. Many companies in the country and across numerous industries are currently on the brink of insolvency or have filed for bankruptcy”, explained Ammendola. “Our members are very concerned, at the very least in terms of counterparty risk. To help them navigate these difficult times, today’s seminar will address some of the key issues and challenges that companies are facing in restructurings and bankruptcy proceedings.” The three experts were: Timothy Hurley, Principal in the Northeast Region’s Reorganization Services practice of Deloitte FAS and two lawyers from Nixon Peabody LLP.

     The lawyers in question were Richard C. Pedone and Christoper M. Desiderio. The law firm they represented, the Nixon Peabody LLP, is one of the most prestigious at an international level. It oversees 16 offices across the globe, in the U.S., London, Paris and Shanghai.  

     
    With more than 825 lawyers in collaboration, Nixon has been recognized by the review American Lawyer Media as a “Global 100" firm. His clients include emerging and middle-market businesses, national and multinational corporations, financial institutions, public entities, educational and not-for-profit institutions, and individuals.
     
    Lawyer Richard C. Pedone, a graduate of the London School of Economics, is currently President and Member of the Board of Directors of Courageous Sailing Center, a not-for-profit organization that offers kids in Boston the opportunity to sail the ocean for free. He is also a member of the Board of Directors for the "Lincoln Maritime Center"

    in Hingham, Massachusetts; the American Bankruptcy Institute; the Turnaround Management Association; the association of lawyers of Boston; the International Franchise Association.

    Christopher M. Desiderio, a law graduate at Fordham Law School, is specialized in creditor rights in bankruptcy. He is also a member of the association of lawyers of New York, the American Bankruptcy Institute and the Insolvency & Bankruptcy Professionals.

    Opening the conference, the two lawyers explained the etymology of the word "bankruptcy", brought into usage in the 16th century. It derives from the terminology “banco rotto” (broken counter) that dates back to Ancient Rome. The Romans, in fact, used to put their money on a wooden counter. If their counterpart could not afford to drive an affair, the booth was literally shattered into pieces. The expression was thus used to indicate the insolvency of a merchant.

    From history to present-day situations, the step is short. Among other things, the participants talked about the global economy and the lawyers gave the audience valuable tips and guidelines on how to avoid bankruptcy. Pedone and Desiderio also spoke on the problems regarding transnational insolvency.  There was no better an illustration than a quote from Thomas Jefferson: "Merchants have no country. The mere spot they stand on does not constitute so strong an attachment as that from which they draw their gains”.
     

    For more information:
    Richard Pedone
    100 Summer Street, Boston, Massachusetts 02110
    Telephone: 617-345-1305
    Email: [email protected]

    Christopher M. Desiderio
    437 Madison Avenue, New York, NY 10022
    Telephone: (212) 940-3077
    Email: [email protected]

  • Toscanini: il coraggio di dire No!


     

    La vita del grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini raccontata, il 15 gennaio, dal suo biografo Harvey Sachs durante un seminario al CUNY di New York.
     
    In occasione dell’ottava stagione dedicata alla vita degli artisti esiliati, la “Ensemble for the Romantic Century ” ha presentato il 15 gennaio al CUNY Graduate Center di New York un seminario sul direttore d'orchestra Arturo Toscanini dal titolo: "To Dare to Say No".  

     
    Le tappe piú importanti della vita del direttore sono state rievocate attraverso le parole del suo biografo Harvey Sachs. Presente all'incontro anche James Melo, Senior Editor al RILM International Center.

     
    L'artista, nato a Parma nel 1867, è stato ricordato come un personaggio di fama internazionale sia a livello artistico che a livello personale per il suo impegno nelle vicende politiche del suo tempo.  
    All’etá di 11 anni vinse una borsa di studio al conservatorio di Parma che lo iniziò allo studio del violoncello e della composizione. A soli diciannove anni si diplomò con lode e a trentadue divenne direttore del teatro "La Scala" di Milano.
     
    Durante un concerto in memoria di Giuseppe Martucci nel 1931, tenutosi al teatro comunale di Bologna, si rifiutò di eseguire "Giovinezza", Inno del Partito Nazionale Fascista. Questo rifiuto gli costò un'aggressione da parte di un militante. L’evento fu alla base della sua decisione di emigrare negli Stati Uniti e diede vita ad un sentito atteggiamento di avversione verso il Fascismo italiano e il Nazismo tedesco.
     
    Dal 1909 al 1915 fu direttore d’orchestra del Metropolitan Opera Company a New York. Nel 1937 formò e diresse la NBC Symphony Orchestra che lo rese celebre su radio e televisioni nazionali.

     
    Inoltre entrò a far parte della "Mazzini Society", un'associazione politica fondata da Salvemini, storico antifascista italiano. Durante la seconda guerra mondiale eseguì molti concerti di beneficienza raccogliendo fondi per le forze armate statunitensi e si impegnò per la nascita di un nuovo governo democratico in Italia. Con il finire della guerra ritornò nel tanto amato paese, dove il pubblico lo attendeva già dal giorno della deposizione di Mussolini, esponendo presso "La Scala" cartelli che riportavano la scritta: "Ritorna Toscanini".

     
    L’addio alla carriera musicale avvenne all’etá di 87 anni, con un concerto interamente dedicato a Richard Wagner. 
     
    Durante il seminario, Melo ha parlato dell'importanza della rappresentazione artistica che trae ispirazione dal vissuto personale in maniera indipendente dalle esperienze politiche contingenti.    
    Harvey Sachs, autore della biografia "Toscanin" del 1995, ha mostrato l’impatto dell’antifascismo nella vita di Toscanini rendendo al pubblico l’immagine di un personaggio che ha avuto il coraggio di osare di dire no alle voci totalitarie del suo tempo. 
    Toscanini viene descritto come un direttore d'orchestra geniale, molto amato dal pubblico e dagli esperti per la sua capacità di reinterpretare e trovare nuove soluzioni alle numerose opere eseguite. Inoltre a lui si deve la rivisitazione del ruolo dell'orchestra all'interno del teatro con l'introduzione della "fossa".


    In chiusura del seminario Sachs ha mostrato al pubblico "La forza del destino", un video sull'opera di Verdi eseguita gratuitamente da Toscanini per promuovere gli ideali di democrazia e di libertà durante lo sforzo bellico.

    La sua genialitá, il perfezionismo, la rigiditá, la ricerca del dettaglio e la sonorità orchestrale sono solo alcuni elementi per descrivere una grande personalitá, che al rigore nell’attivitá musicale ha legato un analogo atteggiamento di intransigenza sul fronte politico.
    Gli incontri tematici sul maestro proposti dall'Ensemble continueranno con il concerto del 21 Gennaio presso la Italian Academy della Columbia University. Inoltre i prossimi seminari del ciclo "Artisti in esilio" promossi dall'Ensemble for the Romantic Century riguarderanno il compositore Chopin ed il poeta Heine.

     

    Con la collaborazione di: Simona Florio, Francesca Di Folco e Daniele Ministeri