Forse solo la metà dei trentamila sfollati. Chiudete le orecchie al canto stonato di queste brutte sirene, fidatevi solo della vostra ragione. E gli altri, quelli che, per molti motivi, non possono tornare, ora, né dopo? Che ne facciamo? Abbiamo già deciso che non sono “cittadini”?
Molti saranno contenti, di avere un alloggio “bello e rifinito”, come dicono i governanti, gli ambasciatori, gli amministratori locali, perfino i cardinali. Ma qualcuno chiederà loro perché non ci vanno a vivere per un annetto, magari con tutta la loro corte? O i giornalisti, anche quelli “stalinisti”, come al solito, abbasseranno il capo, di fronte a questa ennesima sconfitta della società civile? Bruno Vespa, aquilano quando gli conviene, capisce almeno in parte il dolore della (sua) gente? Gestione dell’emergenza, occupazione militare, larghissimo impiego di uomini e di mezzi: e ora? Le scuole, anche quelle agibili, stentano a riprendere, per ritardi dovuti a motivi politici e tecnici, nessuna probabilmente riaprirà in tempo e in modo solido. Gli uffici, compresi quelli militarizzati, sono quasi tutti nel caos. L’università, nonostante le enormi energie profuse, barcolla. L’ospedale è ancora in rianimazione. Il Centro di Igiene Mentale, a dispetto di tutti gli sforzi, attraversa una lunga notte (vero, dott. Sconci?). Anche il Teatro, certo, perde i pezzi, come peraltro ogni istituzione culturale. Tutto questo, non dobbiamo vederlo? Dobbiamo gioire perché qualcuno, stanotte, dormirà in una new house? La nostra gioia è dettata dalla solidarietà, non dalla ragione.
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Sandro Cordeschi è nato e vive all’Aquila. Studi classici, laurea in giurisprudenza a Perugia, in lettere a Roma, Master of Arts in Canada (University of Alberta), Dottorato in Scienze Letterarie Roma 3, con Giorgio Melchiori. E’ docente di Filosofia e Storia al Liceo Scientifico ”Andrea Bafile” dell’Aquila. Numerose pubblicazioni di carattere letterario, storico, etnologico, geografico su riviste e in volume, molti interventi in conferenze e convegni in Italia, USA e Canada. Collaboratore esterno di Storia del Teatro (Università dell’Aquila, University of Miami), attualmente ha una collaborazione con la Georgetown University di Washington (Usa). Collaborazioni anche con l'Accademia dell'Immagine (L'Aquila). Socio Fondatore del LHASA – Laboratorio Autonomo di Studi Antropologici (www.lhasa.it). Ha curato il progetto e la realizzazione di viaggi di ricerca in Canada, USA, Europa, Italia. Autore del volume "L'Occhio del Viandante (L'Aquila, 2008), è curatore, con David Adacher e Antonio Porto, del volume "Un popolo di visionari e poeti" (L'Aquila, 2009). Ha scritto la sceneggiatura di video di carattere storico-geografico.